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straniero. Quel motto precorreva al Cristo, che proclamava la fratellanza ed eguaglianza umana: «a tutti i figli di Eva nel suo dolor pensò», canta il Manzoni. Il centro dell’arte non sono piú cause esterne e celesti, ma la coscienza, la psiche. La forma moderna dell’arte ha avuto questa base.

Pure, ci sono sentimenti estranei all’umanitá e che pur fanno vibrare una corda nel nostro cuore. Prendiamo il sentimento piú generale, il senso del vivo. L’arte che mi rappresenta il vivo ha un’eco in noi. Certo, se la materia, oltre al vivo, abbia ancora qualitá che trovino una corda nel nostro petto, meglio ancora; l’arte sará piú efficace.

Questo ci può e non ci può essere; ciò che è «conditio sine qua non», ciò che è base fondamentale, è che la materia sia viva. Materia dell’arte non è il bello o il nobile; tutto è materia di arte; tutto ciò che è vivo: solo il morto è fuori dell’arte. Perciò, base dell’arte, se mi è lecito imitare Terenzio, è questo motto: — Sono un essere vivente: niente, di ciò che è vivo, è straniero al mio petto — . (approvazioni)

E non basta. Non solo vogliamo una materia viva, ma che sia di vita naturale a cui l’artista rimanga straniero. I greci ammiravano quelle uve dipinte, a cui beccavano gli uccelli ingannati. Senti spesso dire: — Quel quadro è parlante: cosí è, sembra rubato alla natura — . Se un attore esagera, surfait un personaggio, tutti gridano: — Gli è un adulterio — . Se sa dimenticarsi in quello, bravo, tutti applaudono, dicono: — È desso — . C’è dunque un senso in noi che ci fa gustare l’arte nel vivo, e nel vivo naturale. E eoa’ è questa vita, espressione non del nostro cervello, ma della vita come l’ha fatta la natura, se non il reale? A noi non basta che una cosa sia vera, vogliamo che sia reale.

E non basta ancora. Siamo secolo adulto, e giá da gran tempo non restiamo piú alla vita quale ci si mostra nella sua superficie; vogliamo guardare il disotto, la causa che la produce. E non ci contentiamo piú degli dei, delle influenze celesti, e neppure de’ fenomeni della coscienza. Noi siamo ancora troppo vicini, i nostri posteri rideranno di tutte queste spiegazioni psi-