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molti sono i malati, soprattutto in Italia, e soprattutto in politica e in arte.

£ permesso l’eccletismo al maggior numero. Ma non è permesso a quelli che combattono. Io non sono stato mai un eccletico. Ho esposto le mie idee sempre con la maggior chiarezza e determinatezza. E chi mi ha seguito nella mia vita intellettuale, vedrá che sin da quel tempo che Hegel era padrone del campo, io ho fatto le mie riserve, e non ho accettato il suo «apriorismo», la sua trinitá, le sue formole. Ma ci sono in Hegel due principii, che sono la base di tutto il movimento odierno, il «divenire», base dell’evoluzione (Entwickelung), e l’«esistere», base del realismo. Il sistema è ito in frantumi. Ma questi due pnncipii lo collegano con l’avvenire.

Qualcuno pretende che io sono passato nel campo dei realisti, e qualche altro che io ho fatto ciò per vezzeggiare le moltitudini. Il qualcuno non conosce il mio intelletto, e il qualche altro non conosce il mio carattere. La veritá è che io non sono un sistematico. Il sistema per me è una veritá unilaterale, non è tutta la veritá. Perciò aborro da’ sistemi, pur riconoscendo la loro necessitá.

Il sistema nasce da una nuova tendenza che si manifesta in opposizione al passato. La quale, ridotta in sistema, si attribuisce un valore assoluto, e nel calore della lotta vi aggiunge l’esagerazione e l’intolleranza della passione. Il sistema è necessario, perché gli uomini sono fatti cosí, e per pigliar bene la mira debbono chiudere un occhio. Suo contrapeso è il buon senso, che, presto o tardi, piglia il suo posto. Il mio temperamento intellettuale non mi ha reso mai inchinevole a opinioni estreme. Sotto le varie forme della mia esistenza sono stato sempre centro sinistro o sinistra moderata, cosí in politica come in arte. Perciò aborro dai sistemi e dalle loro esagerazioni.

Il realismo in arte oggi ha il carattere di una reazione sfrenata. E un fenomeno di poca durata; il buon tempo verrá. Il mio realismo lo esprimo in poche parole.

La sua sostanza è questa che nell’arte bisogna dare una piú larga parte alle forze naturali e animali dell’uomo, cacciare