Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggio critico sul Petrarca, 1954 – BEIC 1805656.djvu/251

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nota 245


portò modificazioni sostanziali al testo dato alla «Nuova Antologia»: uniformò solo la grafia al suo uso prediletto nei plurali di tipo «studii», «giudizii», «ordinarii», ecc. mutò un «destruttiva» in «di struttiva» (p. 2i, r. i), ma è evidente che consegnò al tipografo napoletano o il fascicolo stesso o un estratto, come risulta, oltre che da esatte concordanze, da un indizio indubbio: il tipografo della «Nuova Antologia» in fine di riga aveva stampato «lo impulso» (p. i8, r. 32) e questa forma, inconsueta al nostro autore, rimase, pur nel corpo della riga, nell’edizione del ’69, alla quale non dovette toccare una revisione accuratissima se vi si notano alcuni refusi che non erano nella rivista; per esempio: «Comincio» per «Comingio» (p. io, r. i5), «L’inderminato» per «L’indeterminato» (p. 20, r. 3). L’introduzione fu poi ristampata nel volume dei Nuovi saggi critici, Napoli, Morano, i872, alle pp. 259 (nell’indice, erroneamente: 254)-282: nell’apparato indichiamo questa ristampa con la sigla Ns.

Ma il D. S. curò poi una seconda edizione del Saggio presso lo stesso editore Morano, nel i883, aggiungendo la «Nota dell’Autore» all’introduzione, l’«Appendice» in cui è narrata l’origine del Saggio, e due noterelle a piè di pagina, e portando alcune correzioni non sostanziali. Come ha osservato il Croce (v. Una famiglia di patrioti, cit., p. 249, n.) il D. S. dovette preparare questa ristampa «nei primi mesi di quell’anno, perché vi si allude [nella «Nota»] alla conferenza sullo Zola, del i879, chiamandola ‘l’ultima mia conferenza’: mentre l’ultima fu poi quella sul Darvinismo nell’arte, fatta nel marzo del 1883.» Questa edizione in i6 0, di pp. 3i9 (che noi indicheremo con la sigla S) ebbe varie ristampe stereotipe, e, rappresentando l’ultima volontá dell’autore, fu seguita dal Croce nell’edizione da lui curata (Napoli, A. Morano, i907, in i6 0, di pp. xx-313). Dei criteri seguiti dal Croce nella sua ristampa (che indicheremo con la sigla Cr) conviene riportare quello che egli stesso scrisse a questo proposito: «Ho, anzitutto, confrontato le due edizioni del i869 e del i883, contrassegnando le parti aggiunte nella seconda; e del confronto mi sono giovato per correggere alcune mende tipografiche. Altre correzioncelle di evidenti errori ho anche introdotte, avvertendone o no il lettore secondo l’importanza del caso; e ho abbondato, un po’ piú che il D. S. non solesse, nei segni di punteggiatura. Ho riformato alquanto la disposizione tipografica, mettendo i capitoli a capo di pagina, e lo scritto sulla Critica del Petrarca come introduzione, e correggendo l’errore di numerazione