Pagina:Del coraggio nelle malattie.djvu/52

Da Wikisource.
26 DEL CORAGGIO

re in infermità; dunque che ne sarebbe, se ognuno che s’inferma, avesse a cadere in tristezza, cioè in un doppio male? e se difficilmente si sostiene il primo, quanto più difficilmente se li sosterranno amendue?

Per guarire si ha da desiderare, che tutto il complesso della macchina mantengasi in un giusto ordine di azioni e di reazioni, così che tutte le funzioni naturali, benchè stornate ed alterate, ritornino nel loro essere, mercè o il felice contrasto delle naturali forze corporali, o gli ajuti e i compensi che l’arte medicinale va somministrando. Tanto meno dunque ciò seguirà, se un nuovo disordine concorrerà a sgangherare vie maggiormente questo complesso macchinale, e queste naturali intime operazioni; giacchè sappiamo, e gli osservatori ce lo ripetono, che dalla tristezza tutto il corpo è turbato, gli appetiti illanguiditi, le digestioni in-