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NELLE MALATTIE 27

terrotte, lo spirito e i nervi spossati, gli umori corrotti, e mille altri disturbi in tutte le viscere si generano, come evidentemente il veggiamo negli scorbuti, e nelle malattie putride e contagiose, alle quali si congiunge quasi sempre ancora la tristezza.

Di più se v’è male alcuno, conviene d’ordinario abbracciar cure mediche instantanee, forzose, positive; e se v’è mal cronico, si dèe intraprendere regime di vita il più esatto, e il più fastidioso e lungo. Per l’uno e per l’altro non v’ha che lo spirito che vi ci faccia decidere daddovero. Immaginiamci che questi ammalati sieno in tristezza, eglino al certo non si sottometteranno nè all’un partito nè all’altro. Ed ecco un duplicato ritardo ed inciampo al loro risorgimento.

Se il sin qui detto pare che valer debba ad isgombrare quella tristezza, che deriva dall’esistenza del male e del dolore,