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NELLE MALATTIE 37

corso adeguatamente cooperante; nè altra affezione dell’animo è più pronta ed immediata dell’affezion del coraggio a procurarlo.

Ma io credo finalmente che nei più manchi il coraggio nei veri bisogni di averlo, per motivo principalmente di abitudine contraria al medesimo. Questa abitdine la si contrae dal cominciare fino dai teneri anni, alla comparsa di ogni malattia, a rifidarsi troppo nella medicina. Scoppia la malattia, e tosto si suppone che al di fuori di noi vi sia una materia, un ajuto, un certo chè, che vaglia a risanare. Dalla continuazione di questo supposto, e dai replicati atti dell’uso dei detti esterni oggetti, si genera cotal abitudine. Anco dall’altra continuazione del veder gli altri a fare lo stesso, la medesima in noi e nasce, e si conferma. Quindi si abbandona ciecamente la macchina infer-