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38 DEL CORAGGIO

ma in braccio a questi esteriori strumenti; e lo spirito stesso non altro fa che sentire il disturbo del male, e secondare questa rinunzia e questo abbandono, senza avvedersi e senza usare della sua forza, che come vedemmo sarebbe di tanta importanza, quasi che l’impazienza sia rimedio migliore della pazienza, come riflette il suddetto Montagna.

Una più acuta riflessione dal canto degl’infermi potrebbe garantirli dall’attacco di questo vizio; e meglio forse dal canto de’ Medici una disinteressata esposizione sì della limitata facoltà delle loro medicine, che della efficiente attività dello spirito, il quale alla cura de’ mali si presti e concorra.


X.


Opposte alle surriferite affezioni dell’animo, le quali tengono lontano il coraggio, ve n’ha altre che anzi gli sono, qua-