Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/115

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gheranno! — disse l’altro, e la traeva su quell’argomento sapendo di farle piacere, per rabbonirla e trarle il segreto.

Ella rise come fra sè, senza muover un muscolo del viso, sicura ed ironica.

— Ho buoni pegni io! Se non pagano ho pegni e cambiali! Perchè non devono pagarmi? Non è forse il fatto mio che richiedo? E i miei figli non han diritto di campare?

— Ma tre non sono al servizio del Re? Non li campa lui?

— Temo che debba entrarci tu pure, fra poco, al servizio del Re, — ella annunziò, staccando da un chiodo una sottana d’orbace grigio orlata di scarlatto. — Lingua mia si dissecchi, — aggiunse indossandola e allacciandosi poi il corsetto, — ma vedrai, Melchiorre Carta, se seguiti di questo passo ci andrai tu pure, fra poco, al servizio del Re!

Chiuse l’uscio che dava sulla scaletta, chiuse la finestruola, coprì il fuoco con la cenere.

Melchiorre le andava dietro, inquieto e triste; e mentr’ella stava curva sul focolare, insistè supplichevole:

— Voi sapete qualche cosa! Ditemelo, zia Caterina, ditemelo: bisogna! Chi è ve-