Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/311

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vi rizzaste come una canna, montaste a cavallo e via.... nella notte buia, sfidando tutti i pericoli, veniste qui.

Zia Daniela. E come trovai la mia casa! I parenti tutti in carcere, la bimba moribonda, il focolare spento. E il nemico vigilava, e non dava tregua neppure ad una madre straziata....

Zia Sabina (depone il vassoio e prende tabacco). Oh, giorni terribili! Notti spaventose! Mi si rizzano i capelli al solo ricordare.

Zio Rajmondo. Ma avete voi ancora dei capelli?

Zia Sabina. Non tutti sono cuculi pelati come voi!

Colomba. Ah, ricordo anch’io quelle notti di orrore. Vedo come una nuvola nera. E voi, zia Sabina, vecchia strega, aumentavate il mio terrore raccontandomi atroci storie. Quando il vento scuoteva la porta mi dicevate: ecco il nemico!

Zia Sabina. Era per abituarti a non aver paura, anima mia.

Il Parente (raschia e sputa). Che una palla vi trapassi le ascelle, eravate furba, zia Sabi!

Il Cavaliere (vuol parlare, ma è interrotto da Pedru).