Pagina:Delle notti di Young traduzione di Giuseppe Bottoni e del Giudizio universale dello stesso Young.djvu/205

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NOTTE. 179

Tatti i ritegni y e quell’abisso schiuse
Coir insana sua destra al germe umano.
Ah che fabbri noi slam de* nostri mali!
290Dal proprio error l’dalla follìa, dal vizio
Reso infelice è l’uom, ch’osa superbo.
La natura incolpar d’suoi tormenti.
Utile è all’uom del Nume ogni opra, e sono
Segni d’amore in lui gli sdegni ancora.
295L’affanno, il duolo è un ben* che al cor e’ in tuona
Di seguir la virtudef è ben la morte t
Che ci rènde immortali, e sol per lei
Delle nostre virtù s’acquista il premio.
Ciò che sembra castigo, in vario aspetto
300Favor diviene, e ciò che affligge il frale
Misero nostro vel, l’alma ristora»
Mal compiuto non v’ha, nè y’ ha sul globo
Chi possa senza error dirsi infelice.
E non veggiam regnar la stessa legge
305Entro il fisico mondo? E sol de’ vaghi
Fenomeni brillanti 5 e delle amene
Prospettive, che al ciglio offre natura,
Esser grati.dovremo? Ah nof di questa
II creator si canti, ancor se ingrata
310Stagion ci $’ offre, e se ci porge il cielo
Di spavento e d % orror scena funesta.
Della stagion fiorita il cupo inverno
Necessario per noi non taen si rende:
E la folgore, ancor che l’uom spaventi
315Colle pallide fiamme, util non im’rìo
È del pianeta, che col dolce raggio
Rallegra il mondo * Una non lieve massa
Di stagnanti vapori il ciel farebbe
Contagioso, mortai: ma le tempeste
320L’aer puro facendo, utili all’uomo
Sono quanto il gentil Seffiro, e grato.
A prò dell’uomo ancor mugge, e s’accende
Ogni vulcan: che se costante in seno
Fosse delle montagne il fuoco orrendo,
325Forse nel su$> furor potria talora