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IXX. N O T T E.


AL CONTE DI NEW CASTLÈ.


I Cieli, e V Esistenza di DIO, e degli Spiriti»


ARGOMENTO.


Considerato tutto V aspetto mirale del Mondo visibile , 5/ solleva il Poeta alla contempla-» zione de' cieli, e di quegli immensi luminosissimi corpi , che rendono testimonianza alla grandezza, ed onnipotenza diyina. Ogni pianeta , ogni astro è un fecondissimo testimonio della Divinità • Uso , che hanno ì cieli riguardo agli uomini . JLl aspetto celeste dimostra irresistibilmente- esservi un Dio creatore 9 e regolatore del tutto . Il loro moto , ordine, ed armonia fanno chiaramente vedere una causa sapientissima , che li guida . Anche i fenomeni pià quotidiani , considerati dalla ragione , danno idea della mar avigliosa sapienza, e possanza' di Dio. Questo sovrano Creatore non è solitario; ma infinite create perfettissime intelligenze fanno corteggio alla di lui maestà. Questo Poema è oltremodo sublime > e pieno de* più grandiosi sentimenti.

 
Qual peregrina che dopo lungo giorno
Stanco, affannoso, il desiato alberga .
Scorgere non potè : che della notte
AH 1 imbrunir di quel tugurio è pago,
5Che primiero gli s'offre: in quel si ferma
Tristo , pensoso , ed al pensier richiama
Le perdute fatiche, e poscia accetta
Quel tugurio , che gli offre il suo destina: