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CON — 121 — COR

Conzedibile, agg. concedibile.

Conzedimento, sm. concedimento.

Conzeditor, sm.. conceditore.

Congegnar, va. accomodare, assestare, commettere, congegnare.

Conzegno, sm. congegnamelo, congegnatura, congegno.

Conzentramento, sm. concentramento.

Conzentrar, va. e vn. concentrare; raccogliere.

Conzentrazion, sf-, concentrazione.

Conzepista, sm. concepista.

Conzerner, vn. appartenere, concernere, riguardare.

Conzertar, va. concertare; ordinare e stabilire checchessia; convenire di far checchessia.

Conzertator, sm. concertatore.

Conzertista, sm/. concertista.

Conzerto, sm. concerto.

Conzesion, sf. concessione.

Conzesionario, sm. concessionario.

Conzeto, sm. concetto.

Conzier, sm condimento.

Conziliabolo, sm. conciliabolo, conciliabulo, congrèga.

Conzina, sf calabrache — specie di giuoco di carte,

Conzision, sf. concisione.

Conziso, agg. conciso.

Conzistorial, agg. concistoriale.

Conzistoro, sm. concistoro.

Conzitadin, sm. concittadino.

Conzitazion, sf. commovimento, concitamento, concitazione, turbazione.

Copa, sf. coppa; nuca; tornar cope, met. ripetere la stessa antifona, — ricominciare; ciapar el tre de cope, met. dar d’anche; esser una copa de oro, met. essere meglio del pane, — essere aureo, od ottimo, o di somma eccellenza.

Copado, agg., e sm. accoppato, ammazzato, trucidato, ucciso;, restar copado, met. rimaner confuso, sbalordito, stordito, — restar pergola.

Copar, va. accoppare, ammazzare, trucidare, uccidere; macellare; poet. ancidere; in istile giocoso: affrittelare;, met. confondere, sbalordire, stordire; che copa, t. chim. e med. deleterio; el copar el fio nel luterò de la marna, aborticidio; copar uno bufandolo in acqua coi pii e co le man ligade, e con una piera al colo, ammazzerare: — „S. Giusto fu ammazzerato;“ coparse per far qualcossa, met. correre in giubbone.; esser roba, de coparse — in un lavoro, per una strada, ecc.: essere un ammazzamento, — essere un lavoro ammazzatoio, — essere una strada ammazzatola, ecc.

Copese, sm. zi. storione, del Heckel — acipenser Heckelii.

Copetefas (portar a) m. avv. portare a cavalluccio, o a pentole.

Copia, sf. copia; copia de un scrito autografo, apògrafo; co le copie se se forbi el cui, met. ell’è copia.

Copiador, sm. copiatore; copista.

Copiadorazo, sm. copistaccio, copistuzzo.

Copiadura, sf copiatura.

Copiar, va. copiare, — prender copia. Copiaza, sf. copiaccia.

Copiti, sm. nuca.

Copo, sm. tegola — se è convesso; embrice — se è piatto; chi che fa copi — e simili — fornaciaio; andar sui copi, met. lo dice il popolo alludendo agli effetti erotici che producono certi cibi; magnar i copi de la casa, m. prov. consumar l’asta e il torchio, — far del resto, — prendere il sacco po’ pellicini.

Cor, sm. core, cuore — e con v. antica: quore; de cor, che apartien al cor, cardìaco; radise del cor, bot. barba maestra, fittone; cor duro, o de tigre, met. cuore di macigno, o di sasso, o di smalto; cuor di tigre; cor de la note, del inverno, ecc. pieno della notte, del verno, ecc.; aver cor, met. aver faccia; bater el cor, battere il core, e se il battere è cagionato da gioia, da timore, ecc.: palpitare; dioler el cor, met. spezzarsi il core; star sul cor -checchessia — affamare quella tal cosa, — .fare all’amore con una cosa; tocar el cor, met. andare, o arrivare all’anima, toccare il cuore; dar el cor, met.