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gasse il contadino a sposare la ragazza; ma egli fa le orecchie del mercadante, nè si degna quasi ascoltarmi. Tutto questo nasce perchè il padre del traditore è ricchissimo, e gli presta danari, e ad ogni poco entra in sigurtà dei suoi imbrogli; ed egli perciò non vuole disgustarlo nè recargli ombra di fastidio. Ora io vorrei, o signore mio, che vossignoria pigliasse sopra di sè il disfare questo torto per prieghi o coll’arme, poichè tutto il mondo dice che vossignoria è nata per disfare o drizzare i torti, ed ai miserabili dare aiuto. Consideri l’orfanella della mia figliuola, la sua gentilezza, la sua gioventù con tutte le buone parti che ho dipinte; e posso giurare sulla mia coscienza che nessuna delle tante donzelle che si trovano al servigio della mia signora, è degna di baciare le suola delle scarpe alla mia; ed una poi di esse, che chiamasi Altisidora, quella appunto che tengono per la più ardita e galante, in paragone di mia figlia non l’arriva a due leghe. E sappia vossignoria che non è tutt’oro quello che luce; perchè questa Altisidoruccia è più presuntuosa che bella, più ardita che onesta, e poi non è molto sana, ed ha l’alito noioso a segno che non si può starle accanto un momento, ed anche la mia signora duchessa.... ma non voglio parlare altro perchè si suol dire che anche le mura hanno gli orecchi. — E che mai, per vita mia, disse don Chisciotte, ha ella la mia signora duchessa? ditemelo, donna Rodrighez. — Alla vostra dimanda, rispose la matrona, mi è forza rispondere con ogni candore. Vede vossignoria, signor don Chisciotte, la beltà della mia signora duchessa? quel lucicchio del suo viso che pare proprio una spada imbrunita e tersa? quelle due guance di latte, e di lacca, in una delle quali sta il sole, nell’altra la luna, e quella vivacità con cui va calpestando, e (sto per dire) disprezzando il terreno, chè par veramente che vada spargendo salute per tutto ove passa? Ora sappia la signoria vostra che di tanto ella può in prima ringraziare Dio e poscia due rottorii che ha nelle gambe, per dove si scarica tutto quell’umore malsano di cui asseriscono i medici che è ripiena. — Santa Maria! disse don Chisciotte, com’è possibile che la mia signora duchessa abbia tali smaltitoi? Non lo avrei creduto se pur me ne avesse assicurato un frate scalzo; ma così debb’essere pur troppo, poichè la signora donna Rodrighez lo dice. Questi rottorii per altro posti in siffatti luoghi non debbono distillare umori infetti ma liquid’ambra; e tanto più mi confermo nell’opinione che il far rottorii debba essere cosa importantissima per la salute„.

Terminò appena don Chisciotte di così parlare che fu aperta da forte colpo la porta della camera, e per lo tremore della grave percossa cadde la candela di mano a donna Rodrighez, e rimase la