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Il movimento letterario nazionale presso i ruteni anzi di Gallizia cresce ogni anno, — malgrado i molti ostacoli, de’ quali, oltre la ristrettezza delle idee del clero ruteno (greco-unito) i principali sono: l’oppressione del partito dominante polacco, l’esitazione della burocrazia austriaca, che un giorno ha l’aria di proteggere lo sviluppo nazionale ruteno, un altro ha paura della unione de’ suoi ruteni coi loro «scismatici» fratelli di Russia. Benchè l’eguaglianza di tutte le nazionalità siasi tante volte proclamata in Austria, i ruteni di Gallizia — i quali per la loro maggioranza consistono della popolazione rustica, de’ preti del rito greco-unito, e di alcuni cittadini ed impiegati non sono ancora liberati della supremazia polacca, la quale rialzossi nuovamente dopo la promulgazione dello statuto attuale (dell’anno 1867). Finora esistono in Galizia i privilegii medievali per l’aristocrazia, la quale è quasi esclusivamente polacca: per esempio il privilegio della rendita dell’acquavita, della nomina de’ preti, ed altri. La dieta provinciale, nella quale in forza della legge elettorale, molto sfavorevole, per la popolazione rustica, i ruteni sono sempre in minorità, — ed il consiglio-dirigente le scuole non lascia l’insegnamento russo, che nelle classe inferiori di un solo ginnasio a Lvov (negli altri della Galizia Orientale in russo è insegnata solamente la religione e la letteratura patria) e cerca d’impedire anche l’insegnamento russo nelle scuole primarie1. La lotta contro la detta supremazia e contro i privilegii aristocratici, la conquista della completa eguaglianza dei diritti della nazionalità rutena colla polacca nelle scuole superiori ed inferiori, ne’ tribu-


    deux Mondes rappresenta lo spirito nazionale russo e piccolo-russo, sia niente altro, che una chiaccherata da studente tedesco, che in Katzenjammer, fra due mascherale pubbliche nella Diana-Sal a Vienna ha letto alcune pagine d’«un boudhiste comtemporain,» Schopenhauer. La Revue des deux Mondes, che conta fra suoi collaboratori il Turghenief, il quale ha tradotto le migliori novelle piccolo-russe, potrebbe prender migliori informazioni sulla attualità della piccola Russia o sullo spirito nazionale e sul realismo russo.

  1. Se la vendetta fosse cosa ragionevole, sarebbe questa una piccola rappresaglia di quanto il governo russo bismarchiano ha, pur troppo, fatto in Polonia, per distruggervi la lingua nazionale polacca e sostituirvi la lingua ufficiale russa. Noi non sapremmo tuttavia consigliare ai polacchi simili rappresaglie; la libertà non fa paura che ai timidi impotenti.

    La Direzione.