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174 Scola della Patienza

ricolo: hor la nave s’incaglia nell’arena, o nel vado si ferma: E perche in simili vascelli molte volte si porta gran copia di vino, quel, che hà cura delle botti, sempre si rompe la testa mentre le racconcia, che non facciano danno, ò che per il mosto, che bolle non crepino. E quando nella nave ci saria qualche poco di riposo; sopragiungono altri fastidij dal cielo: perche hor sopragiunge in un tratto la notte, e hor un’impetuoso vento, che ti fa fermare: hor le pioggie, e hor le tempeste ti trattengono, e non ti lasciano andare se non molto lentamente. E così non manca quì cosa alcuna, che non sia molesta, e fastidiosa. Tale à punto è la nostra vita, è piena di continue miserie, e sempre ci porge materia di patire. Adverso flumine (disse S. Gio. Chrisostomo) in caelum navigamus, et tu quaeris, ne qua tibi difficultas occurrat. h Noi