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798 Scola della Patienza

gliamo. Ma poco importa il voler’ò non volere molte cose; ma il volere, ò non volere quello, che vuole, ò non vuole Iddio, questa sì ch’è cosa lodevole, e virtuosa.

Palladio, e Ruffino raccontano una cosa degna di grandissima meraviglia. Parve a Pafnuzio d’haver fatto tanto profitto nella via del Signore, che con una semplice, e pia curiosità pregò Dio, che gli volesse mostrar un’huomo, che gli fusse uguale nel modo di vivere. Lo compiacque Iddio, e gli fece dire da un’Angelo, che suo pari era un sonatore, che col sonar la piva in una terricciuola là vicina s’andava procacciando il vitto. Restò tutto stordito a questo annuntio Pafnuzio; e pensando fra se stesso molte cose, andava così discorrendo, e dicendo a se stesso: È possibile, che in tanti anni, e con tanto sforzo tù non