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802 Scola della Patienza

vi sospirando Pafnutio dall’intimo fondo del suo cuore. Io gli disse, fratel mio, hò saputo per divina rivelatione, che tù non sei niente inferiore a me, che habito le solitudini, e affligo il mio corpo con sommo rigore. Ecco dunque fratello mio carissimo, che essendo tù appresso di Dio in tanta stima, quanto alcun’altro, che gli sia più caro, e essendo l’origine d’ogni santità il voler esser santo, non disprezzar, ti prego, te stesso; piglia pure ancor tù la tua Croce, e seguita Christo; Et esso, come se vedesse Dio, che ciò volesse, e gli comandasse, gettata via la piva, che haveva in mano, seguì subito Pafnutio per conformarsi con la divina volontà; E così facendo per tre anni una celeste vita in terra, fù alla fine ricevuto in Cielo.a

Qui potrei forse ben gridare, e dire. Vedete, e mirate bene, ò