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TERZO ATTO
MERCURIO
Il mio padrone, il sommo Giove, Re
d’Olimpo, manda a chiedere alla sua
consorte, se ha condotto a compimento
la morte di quel misero omiciattolo.
GIUNONE
Vorrei sapere che diritto ha
il sommo Giove di seccarmi l’anima
come se fossi un usciere pagato.
Digli da parte mia che se ne ho voglia
quando avrò tempo, moverò il mio dito!
MERCURIO
O regina Giunone, non t’offendere.
In confidenza, io m’interesso a Iride.
Vorrei sapere se si è rassegnata.
Iride mi fa tanta compassione.
GIUNONE
Non so ancora bene se Iride l’abbia ucciso.
Io credo, ma non potrei...
MERCURIO
                                            Oh! Mi fa tanta pena!
E dimmi un po’ regina Giunone, sapresti
quando gli strapperà la morte?
GIUNONE
                                                      Se a giorno non l’ha
già fatto, stanotte, nella tempesta, l’ucciderà!