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116 TRATTATO

adietro, son più sensibili, che non sono in punta, & quelli di dietro incontrario. Adunque si dee in quelle parti più sensibili, haver buona cura, & maggiormente in quelli dinanti, perche portano tutta la fatica, & peso d’ambedue i corpi. Nella parte di dietro di quali, si dee avertire di non avicinarsi co i chiodi, & similmente nella ponta di quelli di dietro, per la causa antedetta, anzi aiutar esse parti co’l ferro, che se li mette, il quale non sia povero, ne troppo assettato, ma con intelligentia & buon modo posto; perche le predette parti non patiscano.


Del modo, che debbon esser li ferri, si per piedi di dietro come per quelli dinanzi. Cap. IIII.


IL ferro d’i piedi dinanzi, vuole havere più tosto dal mezo innanzi del tondo, che dell’aguccio, & dal mezo indietro tiri al lunghetto, alla similitudine, che fa tutto quello di dietro; intendendosi però per la maggior parte, & per l’ordinario, come per dissegno si vedrà la forma dell’uno, & l’altro scolpita.


Di ramponi, chiodi da ghiaccio, creste, barbette, & d'alcuni annelletti che alle volte si pongono à ferri di piedi dinanzi. Cap. V.


QUi intendo voler trattare delli ramponi, chiodi da ghiaccio, creste, barbette, & ancho sopra certi anneletti, che si pongono ne ferri dinanti ne i ramponi. Et cosi dico, che non s’ha ad usare à ferri dinanzi quel rampone, che al più delle volte si fa à quelli di dietro, valendosi l’huomo di rampone; perche si può nocere al cavallo per più rispetti; & maggiormente quando egli non fusse di buon piede: perche posto quello in terra disuguale, oltre il danno, che patisce il piè, fa etiamdio nocumento à nervi delle braccia: la onde poi tutto'l corpo sente dolore, & il cavallo è sforzato alle volte mostrarlo con più evidente segno; perche si duole, per essere astretto dalla passione, che riceve d’essere in tal modo ferrato; & tanto più quando egli va per luoghi montuosi, ò sassossi, ne i quali sassi non potendo attaccarsi alle volte co’l rampone, il piè fugge, & fuggendo riceve il garretto gran passione sù quelli. Et poi, che siamo in proposito dirò il modo, che usano li Turchi quando cavalcano per simili luoghi, il quale è, che fanno per riparo del garetto, ò calcagno (come vulgarmente si dice) il ferro rivolto in suso, perche è come scudo ad esso calcagno. Et poi per che non slissi si facilmente, & perche meglio si possa fermare il cavallo in piede, li pongono tutti li chiodi bastardi, fatti à modo di bottoncini, non in tutto cosi alti come quelli da ghiaccio, ma più bassi, & cosi ne l’unghia ne il calcagno s’offende, ne patiscono etiamdio le braccia; si che in questo modo fatto, opera, che non li nuoce la pietra ne meno s’offende su quella. Ma tornando al nostro ragionamento, dico, che si vede ancho, che essendo rampone al ferro, il cavallo va à pericolo nel maneggio di stroppiarsi, ponendo per sorte un pie sù l’altro; si come