Pagina:Fisiologia del matrimonio.djvu/32

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importa poco di curarsi di dove piovono i figli. Produrne molti, per darne molti alla miseria e al lavoro, è tutta la loro industria; e se il loro amore non è un lavoro come quello dei campi, è almeno una speculazione.

Ohimè! Se vi sono nel mondo mercantesse sedute tutto il giorno fra il sevo e le spezie, fattoresse che mungono le vacche, e sfortunate di cui si servono come di bestie da soma nelle manifatture, o che portano la cesta, la marra e la paniera; se esistono disgraziatamente troppe creature volgari per le quali la vita dell'anima, i benefìzi dell'educazione, le deliziose tempeste del cuore sono un paradiso inaccessibile, e se la natura ha voluto che avessero un becco coracoide, un osso joide e trentadue vertebre, rimangono pur nondimeno per la fisiologia, nel genere Orang. Qui, non stipuliamo che per gli oziosi, per quelli che hanno il tempo e lo spirito di amare, per i ricchi che hanno comperato la proprietà delle passioni, per le intelligenze che hanno conquistato il monopolio dello chimere. — Anatema su tutto ciò che non vive di pensiero! Diciamo raca ed anco canaglia a chi non è ardente, giovane, bello e appassionato. E l'espressione pubblica del sentimento segreto dei filantropi che sanno leggere o che possono montare in carrozza. Nei nostri nove milioni di proscritte, il precettore, il magistrato, il legislatore, il prete veggono senza dubbio delle anime, degli amministrati, dei giustiziabili e dei contribuenti; ma l’uomo di sentimento, il filosofo d’alcova, mentre sta mangiando il panetto di tritello, seminato e raccolto da quelle creature, le respingerà, come lo facciamo noi, fuori del genere Donna.

Per essi non vi è altra donna che quella che può inspirar l’amore; non vi è d’esistente, che la creatura investita del sacerdozio del pensiero, per mezzo d'una educazione privilegiata, e presso cui l’ozio ha sviluppato la potenza dell'immaginazione; infine non vi è altro essere che quello di cui l'anima innamorata sogna altrettanti godimenti intellettuali quanti fisici piaceri.

Nondimeno faremo osservare che questi nove milioni di paria femminini, producono qua e là delle migliaja di contadine, le quali per un concorso di bizzarre circostanze sono belle come amori. Esse giungono a Parigi, o nelle grandi città e finiscono per salire al rango delle donne eleganti; ma per queste due o tremila creature privilegiate, ve ne sono centomila altre che rimangono serve, o si gettano in ispaventevoli disordini. Nondimeno noi teniamo conto della popolazione femminina di queste Pompadour di villaggio.

Questo primo calcolo, è fondato su questa scoperta della statistica, che in Francia vi sono diciotto milioni di poveri, dieci milioni di genti agiate, e due milioni di ricchi.

Non esistono dunque in Francia che sei milioni di donne