Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. II, 1913 – BEIC 1823663.djvu/93

Da Wikisource.

varianti 87

agguerrito di tanta ragione e di tale coraggio da separarmi davvero da te.

p. 8, l. 31, Z e L, potesse ridarti pace, se la mia morte potesse

»l. 32, Z e L, al tribunale de’ nostri persecutori

»l. 33, Z e L, dentro il tuo

»l. 35, Z e L, mondo. Or ch’io resista al mio fatale e insieme dolcissimo desiderio di morte, te lo prometto; ma ch’io lo vinca, ah! tu sola con le tue preghiere potrai forse impetrarmelo dal mio Creatore...; e sento che ad ogni modo ei mi chiama,

p. 9, l. 2-3, Z e L, Iddio forse convertirá a tua consolazione, sfortunata giovine, queste lagrime penitenti ch’io mando a lui. domandandogli misericordia per te.

»l. 4, Z e L, ho io rimeritato

»l. 5, Z e L, delle affettuose

»l. 6-9, Z e L, a che non ti se’ trovata e non ti trovi per me? Ma e di che dunque mi ha egli beneficato tuo padre, e ch’io oggi noi ricompensi con gratitudine inaudita? Non gli presento in sacrificio il mio cuore che insanguina? Nessun mortale mi è creditore di generositá...; né io, che pur sono, e tu ’l sai, ferocissimo giudice mio, posso incolparmi d’averti amata, bensí Tesserti causa

»l. 10, Z e L, il piú crudele delitto ch’io mai

»l. 11, Z e L, parlo? e a che prò?

»l. 17, Z e L, d’esulcerarle

»l. 19, Z e L, a’ dolori di quella innocente.

»l. 25, Z e L, ho timore

»l. 26, Z e L, è tuttaquanta una cittá continuata e un giardino

»l. 29-30, Z e L, viene e mi pesa sempre piú questo

»l. 32, Z e L, su le reliquie

p. 10, l. 2, Z e L, io risponderò

»l. 4, Z e L, corr. del; Z e L, dal

»l. 14, Z e L, non somministrano

»l. 17, Z e L, all’orecchio

»l. 19, Z e L, e la tomba?

»l. 27, Z e L, Albeggiava

»l. 30, Z e L, abbrividire

p. 11, l. 11, Z e L, attorno

»l. 17, Z e L, ch’io ci

»l. 32, Z e L, corr. pose; Z e L, posò

p. 12, l. 3, Z e L, E’

»l. io, Z e L, elegantemente francese

»l. 11, Z e L, scritte

» I. 15, Z e L, e la latina.

»l. 17, Z e L, Monti, poeta: