Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/202

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o tre volte, aveva cambiato di colore, che la sua espressione dimostrava un visibile impaccio e che Massimo Cybeo, il quale aveva sgallettato fino a quel momento, quasi colto da una improvvisa smania per la politica, s’era allontanato, verso il tabaccaio, per leggere troppo attentamente un articolo di fondo della Tribuna, sopra la ricomposizione dei partiti parlamentari.

L’ammiraglio fremeva e se la godeva, nel tempo stesso, scorgendo la visibile confusione del conte e l’imbarazzo degli altri: inutilmente, la contessa Cellesi sfoggiava il suo spirito, per dare un avviamento possibile alla conversazione: i discorsi parevano cadere nel vuoto, e il barone De Renzis, macchinalmente ripeteva, come un intercalare:

— Ma non finisce più, questo concerto?