Pagina:Gandolin - La famiglia De-Tappetti, Milano, Treves, 1912.djvu/90

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I coniugi De-Tappetti scendono con precipitazione. La signora Eufemia si regge le gonnelle, Agenore si fa trascinare come un carretto e giunto nel vestibolo, indica la statua di Giulio Cesare e grida:

— Papà, chi è quell’uomo nero?

— Quell’uomo è un imperatore romano, il quale.... il quale....

— Il quale che?

— Il quale, figlio mio, se me lo domandi ancora una volta t’arriva un paio di schiaffi.