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criti. Dico ipocriti, poichè l’amore del nuovo è incontestabilmente una parte essenziale della nostra natura morale; e poichè essere originale vuol dire essere nuovo, così lo stolido che afferma di sdegnare l’originalità, sia in letteratura, sia in qualunque altra cosa, è semplicemente un mentitore.
«Egli prova di essere invasato da quell’odio vergognoso e turpe che provano gli uomini invidiosi verso una superiorità, cui non possono pervenire.»
E il nostro autore, essendo stato per sua sventura dotato di un’intelligenza superiore a quella normale del suo tempo e della sua razza, naturalmente esprimendo opinioni e sentimenti diversi da quelli che erano espressi da tutti gli altri, non poteva a meno di essere giudicato un pazzo.
E ne soffriva:
«L’inferno, scriveva, non può inventare tormento maggiore di quello di essere considerato infinitamente debole, appunto perchè si è infinitamente forte.»