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322 storia della decadenza

zione. Ma la massima parte delle terre dell’antica Gallia, non meno che delle altre Province del Mondo Romano, eran coltivate da schiavi, o da contadini, la dipendente condizione de’ quali non era che una meno rigida servitù1. In tale stato i poveri eran mantenuti a spese de’ padroni, che godevano i frutti de’ loro lavori; ma siccome ne’ cataloghi de’ tributi non avevano luogo che i nomi di que’ Cittadini, che avevano i mezzi d’un’onorevole o almeno d’una decente sussistenza, così la respettiva piccolezza del loro numero spiega e giustifica la maggior rata della loro capitazione. La verità di tal proposizione può illustrarsi col seguente esempio. Gli Edui, una delle più potenti e culte tribù o città della Gallia, occupavano l’estensione d’un territorio, che adesso contiene sopra cinquecentomila abitanti, nelle due Diocesi Ecclesiastiche di Autun e di Nevers2; e con la probabile aggiunta di quelle di

  1. Cod. Theod. l. V. Tit. IX. X. XI. Cod. Justin. l. XI. Tit. LXIII. Coloni appellantur, qui conditionem debent genitali solo, propter agriculturam sub dominio possessorum August. De Civ. Dei l. X. c. 1.
  2. L’antica giurisdizione di (Augustodunum) Autun in Borgogna, capitale degli Edui, comprendeva l’adiacente territorio di (Noviodunum) Nevers. Vedi Danville, Not. de l’anc. Gaul. p. 49l. Le due Diocesi d’Autun e di Nevers adesso sono composte la prima di 110 e l’altra di 160 Parrocchie. I registri delle nascite, tenuti per undici anni in 476 Parrocchie della medesima Provincia di Borgogna, e moltiplicati secondo la moderata proporzione per 25. (Vedi Messance, Ricerche sulla popolaz. p. 142) ci autorizzano ad assegnare il numero netto di 656 persone ad ogni parrocchia, il qual numero venendo moltiplicato per le 770 parrocchie della Diocesi di Nevers, e d’Autun, produrrà la somma di 505,120 persone per l’estensione del paese una volta occupato dagli Edui.