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leati, dopo ch’essi gustate avean le ricchezze del suolo Romano. Senza riguardo veruno alla sottile distinzione di fedeltà e di ribellione, quest’indisciplinati ladroni trattavano come lor naturali nemici tutti i sudditi dell’Impero, che possedevano qualche cosa, ch’essi desideravano d’acquistare. Furon saccheggiate, e per la maggior parte ridotte in cenere quarantacinque floride città, Tongres, Colonia, Treveri, Vormazia, Spira, Strasburgo ec. oltre il numero molto maggiore di castelli e villaggi. I Barbari della Germania, sempre fedeli alle massime de’ loro antichi, abborrivano i recinti di mura, a’ quali davan gli odiosi nomi di prigioni e sepolcri; e piantando le indipendenti loro abitazioni sopra le rive de’ fiumi, come del Reno, della Mosella, della Mosa, si assicuravano dal pericolo d’una sorpresa, mediante una rozza e precipitosa fortificazione di grossi alberi ch’essi abbattevano, e ponevano attraverso alle strade. Gli Alemanni si stabilirono nei moderni paesi dell’Alsazia e della Lorena; i Franchi occuparono l’Isola de’ Batavi insieme con un’ampia estensione del Brabante, che allora si conosceva sotto il nome di Toxandria1, e merita d’esser considerata come la sede originale della Gallica loro Monarchia2. Dalla sorgente fino all’imboccatura del Reno le

  1. Ammiano XVI. 8. Sembra che tal nome derivi da’ Toxandri di Plinio, e s’incontra molto frequentemente nelle istorie del medio evo. Toxandria era un paese di boschi e di paludi, che si estendeva dalle vicinanze di Tongres fino all’unione del Vahal col Reno. Vedi Vales, Notit. Galliar. p. 558.
  2. Il paradosso del P. Daniel, che i Franchi ebbero alcuno stabilimento permanente da questa parte del Reno avanti a’ tempi di Clodoveo, è confutato con molta erudizione