Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano V.djvu/30

Da Wikisource.
26 storia della decadenza

fatica le disarmate, ma ricche Province della Bitinia e dell’Asia. La città e l’isola di Cizico, dopo una onorevol difesa, cedè al suo potere; le famose legioni dei Gioviani e degli Erculei abbracciaron la causa dell’usurpatore, ch’essi avevano avuto ordine d’opprimere; e perchè i veterani venivano continuamente aumentati da nuove leve, in poco tempo ei si vide alla testa d’un esercito, il valore ed il numero del quale corrispondeva all’importanza della contesa. Il figlio d’Ormisda1, giovane intelligente ed animoso, si condusse a trarre la spada contro il legittimo Imperatore dell’Oriente, ed il Principe Persiano fu immediatamente investito dell’antico e straordinario potere di Romano Proconsole. La parentela di Faustina, vedova dell’Imperator Costanzo, che pose nelle mani dell’usurpatore se stessa e la propria figlia, aggiunse alla causa di lui dignità e reputazione. La Principessa Costanza, che allora aveva circa cinque anni, accompagnava in una lettiga la marcia dell’esercito. Essa veniva mostrata al popolo nelle braccia dell’adottivo suo padre; ed ogni volta che passava per le file, accendevasi la tenerezza dei soldati in furore marzia-

  1. Hormisdae maturo juveni, Hormisdae regalis illius filio potestatem Proconsulis detulit, et civilia, more veterum et bella recturo; Ammiano XXVI. 8. Il Principe Persiano si trasse fuori da tal pericolo con onore e sicurezza, e dipoi (l’anno 380), gli fu restituito il medesimo straordinario uffizio di Proconsole della Bitinia (Tillemont Hist. des Emper. Tom. V. p. 204). Io non so se la razza di Sassan si propagasse. Trovo nell’anno 514 un Papa Ormisda; ma egli era nativo di Frusino nell’Italia (Pagi Brev. Pontif. T. I. pag. 247).