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40 storia della decadenza

colle nozze dell’Imperatore Onorio e della sua cugina Maria, figlia di Stilicone: e quest’uguale ed onorevole parentela parve che investisse il potente ministro dell’autorità di padre sopra il sommesso pupillo di lui. Non tacque in giorno sì propizio la musa di Claudiano1: cantò in vari e vivaci metri la felicità della coppia reale e la gloria dell’Eroe, che confermava la lor unione, e sosteneva il lor trono. Il genio poetico salvò dall’obblivione le antiche favole della Grecia, che avevan quasi finito d’esser l’oggetto di una fede religiosa. La pittura del bosco di Cipro, sede dell’armonia e dell’amore, il trionfante progresso di Venere sopra i nativi suoi mari, e la dolce influenza, che sparse la presenza di lei nel palazzo di Milano, esprimono ad ogni età i naturali sentimenti del cuore nel giusto e piacevol linguaggio di un’allegorica finzione. Ma l’amorosa impazienza, che Claudiano attribuisce al giovine Principe2, dovè eccitare il riso della Corte; e la sua bella sposa (se pur meritava la lode della beltà) non avea molto da temere o da sperare dalle

  1. Claudiano, come poeta laureato, compose un elaborato e serio epitalamio di 340 versi, oltre a varie giocose Fescennine, che si cantarono in tuono più licenzioso nella notte del maritaggio.
  2. ....Calet obvius ire Jam Princeps, tardumque cupit discedere solem. Nobilis haud aliter sonipes.... (De nupt. Hon. et Mariae 287) e più liberamente nelle Fescennine (112-126).

    Dices, o quoties mihi dulcius
    Quam flavos decies vincere Sarmatas
    .    .    .    .    .    .    .    .    .    
    Tum victor madido prosilias toro
    Nocturni referent vulnera praelii.