Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano VIII.djvu/113

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dell'impero romano cap. xliii. 109

confidenza indiscreta, e qualche confessione mossa dal rimorso. Artabano ed i suoi complici furono condannati dal Senato; ma l’estrema clemenza di Giustiniano non li punì che col ditenerli prigionieri nel suo proprio palazzo, sino al momento in cui perdonò loro quel criminoso attentato contro il suo trono e la sua vita. Se l’Imperatore dimenticava i suoi nemici, egli cordialmente doveva abbracciare un amico di cui non si ricordavano che le vittorie, e che più caro era fatto al suo Principe dalle recenti circostanze del loro comune pericolo. Belisario riposò delle sue fatiche nell’alta carica di Generale dell’Oriente e di Conte dei Domestici, ed i più antichi Consoli e patrizj rispettosamente cederono la precedenza del grado all’incomparabil merito del primo dei Romani1. Il primo de’ Romani continuò ad essere l’umile schiavo della sua moglie; ma il servaggio dell’abitudine e dell’amore divenne men vergognoso, poscia che la morte di Teodora ebbe tolto di mezzo l’abbietto influsso del timore. Giovannina, loro figlia e sola erede dei loro tesori, fu promessa in moglie ad Anastasio, nipote dell’Imperatrice2, l’amorevol interposizione della quale aveva

  1. Gli onori di Belisario sono con piacere rammemorati dal suo segretario (Procopio, I. l. III c. 35; l. IV c. 21). Il titolo di Στρατηγος è mal tradotto, almeno in questa occasione, col praefectus praetorio; e trattandosi di una carica militare, sarebbe meglio dire I (Ducange, Gloss. Graec. p. 1458, 1459).
  2. Alemanno (ad Hist. Arcan. p. 68), Ducange (Familiae Byzant. p. 98) ed Eineccio (Hist. juris civilis, p. 434) rappresentano tutti tre Anastasio come figlio della figlia di Teodora; e l’opinione loro saldamente si appoggia sulla chiarissima testimonianza di Procopio (Aneddoti, c. 4, 5, θυγατριδω, due volte ripetuto). Tuttavia io farò notare, 1.