Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano VIII.djvu/155

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dell'impero romano cap. xliii. 151

dissipò il pregiudizio, cui la Musa di Milton aveva così recentemente adornato, che la cometa dalle orride sue chiome scuote la pestilenza e la guerra1. La strada tenuta da questa cometa nel Cielo, venne osservata con singolare e dottissima diligenza da Hamstead e da Cassini. E la scienza matematica di Bernoulli, di Newton e di Halley investigarono le leggi delle sue rivoluzioni. Quando avverrà l’ottavo periodo, nell’anno duemila duecento cinquantacinque, i loro calcoli saranno forse verificati dagli Astronomi di qualche Capitale, innalzata dove ora si stendono i deserti della Siberia o dell’America.

II. L’avvicinarsi di una cometa molto presso al Globo da noi abitato, può desolarlo o distruggerlo; ma i cambiamenti, avvenuti sulla sua superficie, fino ad ora sono stati l’opera dei Vulcani e dei tremuoti2. La natura del suolo indica i paesi più esposti a questi formidabili scotimenti, che prodotti sono da sotterranei fuochi, e questi fuochi vengono accesi dall’unione e dalla fermentazione del ferro e dello zolfo. Ma le epoche e gli effetti loro sembrano posti oltre il giungere dell’umana curiosità, ed il filosofo dee

  1. Il Paradiso Perduto uscì in luce nell’anno 1667; ed i famosi versi (l. II, 708 ec.) che sbigottirono il censore possono alludere alla recente cometa del 1664 osservata da Cassini a Roma in presenza della regina Cristina (Fontenelle, Elogio di Cassini, l. V p. 338). Aveva forse Carlo II lasciato sfuggire qualche segno di curiosità o di spavento?
  2. Intorno alla cagione dei terremoti, vedi Buffon (t. I p. 502-536, Supplément à l’Histoire Naturelle, t. V p. 382-399, ediz. in 4), Valmont di Bomare (Diction. d’Histoire Naturelle, Tremblemens de Terre, Pyrites), Watson (Chemical essays, t. I p. 181-209).