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cese, dopo lungo soggiorno al Cairo, ha calcolata la popolazione odierna dell’Egitto in quattro milioni circa di Musulmani, di Cristiani e d’Ebrei, calcolo assai forte, ma non incredibile1.

IV. Furon gli eserciti del califfo Othmano i primi che fecero il conquisto della parte dell’Affrica, che del Nilo corre sino all’oceano Atlantico2. I com-

    villaggi: quella del d’Anville (Mém. sur l’Egypte, p. 29), a seconda dei dati fornitigli dal divano del Cairo, ne numera duemila secento novantasei.

  1. V. Maillet (Description de l’Egypte, p. 28): i suoi argomenti sono giudiziosi e sembrano procedenti da un uomo leale. Son più contento delle osservazioni fatte da questo autore, che della sua erudizione: egli non conosceva nè le lettere greche, nè le latine, ed è troppo incantato dalle finzioni degli Arabi. Abulfeda (Descript, Aegypt. arab. et latin., Joh. David Michaelis, Gottingue, in 4. 1776) ha raccolto quanto essi dissero di più ragionevole. Per riguardo ai due viaggiatori moderni, Savary e Volney, il primo diletta, come già notai; ma il secondo è tanto istruttivo che io vorrei che potesse girare tutto il globo.
  2. La mia narrazione della conquista dell’Affrica è cavata da due Francesi che scrissero sulla letteratura degli Arabi. Cardonne (Hist. de l’Afrique et de l’Espagne sous la domination des Arabes, t. I, p. 8-55) e Otter (Hist. de l’Acad. des inscriptions, t. XXI, p. 111-125, 136); essi hanno attinto i fatti in gran parte da Novairi, che compose (A. D. 1331) un’Enciclopedia in più di venti volumi. Questa Enciclopedia ha cinque parti generali; ella tratta, 1. della medicina, 2. dell’uomo, 3. degli animali, 4. delle piante, e 5. dell’istoria. Gli affari dell’Affrica sono discussi nel sesto capitolo della quinta sezione di quest’ultima parte (Reiske, Prodidogmata ad Hadii chalifae tabulas, p. 232-234). Fra gli storici antichi citati da Novairi, è da osservarsi la narrazione originale d’un soldato che conduceva la vanguardia dei Musulmani.