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formavano il nerbo di questo esercito composto di circa trentamila uomini d’ogni arma1; cencinquanta navi vennero caricate di truppe da sbarco, di cavalli, di armi, di macchine da guerra, e di torri di legno coperte di cuoio non concio; navilio che era stato allestito in Italia, e la repubblica ragusea, divenuta confederata di Roberto, le galee aveva fornite. All’ingresso del golfo Adriatico le coste dell’Italia e dell’Epiro si avvicinano l’una all’altra. Lo spazio che disgiugne Brindisi da Durazzo, conosciuto sotto il nome di Passaggio Romano, non è largo più di cento miglia2. Rimpetto ad Otranto si restringe di cinquanta3, angustia che suggerì a Pirro, e a Pompeo l’idea sublime, o stravagante di unire con un ponte entrambe le rive. Roberto, prima di imbar-

    mi che il Pugliese al l. IV, p. 273 chiama equestris ducis, equites de gente ducis.

  1. Εις τριακοντα χιλιαδας da trentamila, così si esprime Anna Comnena (Alexias, l. I, p. 37), e un tale calcolo concorda col numero e col carico de’ navigli. Ivit in Dyrrachium cum XV militibus hominum, dice il Chronicon Breve Normannicum (Muratori, Scriptores, t. V, p. 278). Io mi sono adoperato a conciliare insieme queste diverse testimonianze.
  2. L’Itinerario di Gerusalemme (p. 609, ediz. Wesseling) accenna un intervallo ragionevole e vero di mille stadj, o cento miglia, che stravagantemente hanno duplicato Strabone (l. VI, pag. 433) e Plinio (Hist. nat. III, 16).
  3. Plinio (Hist. nat. III, 6, 16) assegna QUINQUAGINTA miglia a questo brevissimus cursus, e indica la vera distanza da Otranto alla Vallona o Aulon (d’Anville, Analyse de sa carte des côtes de la Grèce, etc. p. 3-6). Ermolao Barbaro che sostituisce il vocabolo centum (Hardouin, not. 66, in Plin. lib. III) avrebbe potuto essere corretto da quanti piloti veneziani erano usciti di quel golfo.