Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano XI.djvu/183

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dell'impero romano cap. lvi 177

Guiscardo liberatore e in un flagello di Roma, avrebbe potuto finalmente darsi al riposo: ma nel medesimo anno che egli aveva veduto fuggire l’Imperator d’Alemagna, il capitano instancabile agli antichi divisamenti delle orientali conquiste fece ritorno. [A. D. 1084] L’entusiastico zelo, o la gratitudine di Gregorio, i regni della Grecia e dell’Asia al costui valore aveva promessi1. Le milizie del Normanno stavano in armi, fatte orgogliose dai buoni successi ottenuti, e preste a cercarne altri in mezzo alle pugne. La principessa Anna, valendosi delle parole di Omero paragona questi soldati ad uno sciame di api2: ma ho già fatto conoscere innanzi che maggior numero di forze il figlio di Altavilla non aveva mai radunate: cento venti navigli vi vollero ad imbarcarle, e innoltrata essendo di molto la stagione, il porto di Brindisi3, alla rada aperta di Otranto

  1. Il titolo di Re promesso, o conferito a Roberto dal sommo Pontefice (Anna l. I, p. 32) è a bastanza provato dal Poeta Pugliese (l. IV, p. 270):

    Romani regni sibi promisisse coronam
    Papa ferebatur.

    e non intendo il perchè questo nuovo tratto di giurisdizione apostolica spiaceva al Gretser e ad alcuni altri difensori del Papa.

  2. V. Omero Iliade B. (quanto detesto questo metodo pedantesco di citare i libri dell’Iliade colle lettere dell’alfabeto greco!) 87 ec. Le api di Omero offrono l’immagine di una turba disordinata; perchè la loro disciplina, e i lavori repubblicani sembrano idee di un secolo posteriore (V. Eneide, lib. I).
  3. Guglielmo Pugliese (l. V, p. 276). L’ammirabile porto di Brindisi ne formava due; il porto esterno offeriva un golfo coperto da un’isola, il quale per gradi si restringeva, e comuni-