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22 storia della decadenza

bile ai Turchi. Ivi largheggiò il Legato d’un tesoro inesausto d’indulgenze e di perdoni; laonde molta mano di guerrieri alemanni e francesi essendosi arrolati sotto la sacra bandiera, nuovi confederati dell’Europa e dell’Asia rendettero, o fecero parere alquanto più formidabile la Crociata. Un fuggiasco despota della Servia esagerò le strettezze e il guerriero ardore de’ Cristiani che abitavano l’opposta riva del Danubio; „questi avevano, al dir di lui, risoluto di difendere la propria religione e la propria libertà. L’Imperatore greco1 con un coraggio ignoto ai suoi maggiori, assumendosi di custodire il Bosforo, promettea uscire di Costantinopoli a capo delle sue truppe e mercenarie e native. Intanto il Sultano di Caramania2 mandava avviso della ritirata di Amurat che affari più incalzanti chiamavano nella Natolia; e se le flotte occidentali avessero potuto nel tempo medesimo occupare lo stretto dell’Ellesponto, la Monarchia ottomana sarebbesi veduta inevitabilmente smembrata e distrutta. Il Cielo e la terra dovevano senza dubbio arridere ad un’impresa che avea per iscopo la distruzione de’ miscredenti„; nè il Cardinal Legato si stette dal divulgare in termini

  1. Gli Storici greci, Franza, Calcocondila e Duca, non ci dimostrano il loro Principe come personaggio molto operoso in questa Crociata. Sembra che dopo esserne stato instigatore, l’abbia indi impacciata colla sua pusillanimità.
  2. Cantemiro attribuisce al Caramano l’onore del divisamento citando una lettera incalzante che scrisse al Re d’Ungheria. Ma le Potenze maomettane son di rado istrutte degli affari della Cristianità, e la situazione de’ Cavalieri di Rodi e la loro corrispondenza danno a credere che essi abbiano avuto parte a questo disegno del Sultano di Caramania.