Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/379

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Del Gemelli. 333

e Damon: e come che quegli non potea fare il cammino senza licenza del Re Moro, di cui era soggetto; il suddetto Manuel, come tanto amico del Re, avrebbe proccurato d’ottenerla.

Dimorava il Re in un Villaggio ben distante, sul fiume; e furono tali le contingenze, che per molti giorni non potè il Capitano andarvi, per la licenza; onde impaziente il Governadore di tanta dilazione, mandò a dire al P. D. Antonio, che gli mandasse pure il presente per gli Principi, che egli vi sarebbe andato, senza la licenza del Re Moro: risoluzione, che obbligò il Padre, ad essere il dì seguente a visitarlo, e consegnargli il suo presente; che consisteva in bagattelle, come fiori, chichere, annelli, maniglie di vetro, e cose simili, poste in due cassette; alle quali aggiunse un’immagine ricamata della Madre Santissima, e un’altra di S. Gaetano; sperando ch’esse avessero a toccare i cuori di quegl’Idolatri, per ridurgli al vero sentiero della salute.

Giunto l’Anga a’ Principi, presentò i doni; e riferita la causa del suo andare, fu ricevuto con tal giubilo, che subito disposero cento Galee, e Paraos (ch’erano ne’ loro fiumi) e fra l’altre una di 14.


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