Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/380

Da Wikisource.
334 Giro del Mondo

braccia, molto bene apparata, per torre in essa il lor’amato Tatum. Venuta quella picciola Armata nella bocca del fiume, dove finiva la loro giurisdizione, si ristette per la guerra, che aveano i Beagiùs co’ Mori; e quindi fu spedito l’Ànga, coll’Ambasciador del Re Moro (che era andato da quei Principi a trattar la pace) per proccurare licenza, d’entrare nel fiume, nel quale stava il lentino. Mentre l’Anga era in ciò occupato, il Damon, cui parea ogni ora mille anni di portarsi il P. Antonio, mandò a visitarlo per un suo Cognato travestito, in un picciolo parao d’un remo; e di là a pochi giorni fece andarvi un suo fratello, accompagnato da 12. di sua guardia, a dirgli, che se fusse stato di suo gusto, sariano colà andati a dispetto del Moro, e lo avrebber menato nelle lor Terre; ciò che non parve convenevole al buon Padre.

Non tardò molto, dopo quest’ambasciata, l’Anga ad essere dal Ventimiglia col dono del Damon, consistente in due vaghi canestrini intessuti di canna d’India, e paglia; e pieni d’erbe, e radici odorose, pezzi d’Aquila, e di altri legni odoriferi, che per la stima, in cui stanno appresso que’ popoli, non si danno che a


per-