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222 GOGOL

il complice principale di questa briga è un briccone di barbiere in via Vosnesenski, che ora si trova in gattabuia. Io lo sospettavo da un pezzo come ubriacone e ladruncolo; due giorni or sono, egli ha portato via da un negozio due carte di bottoni. Il suo naso è perfettamente intatto.

E, così dicendo, l’agente si frugò nelle tasche, e ne trasse il naso, avvolto in un pezzo di carta.

— Sì; è proprio desso! — esclamò Kovalev: — è desso, sicuramente desso! Accetti di prender ora con me una tazza di tè.

— Le sono riconoscentissimo per la sua squisita cortesia; ma non posso, devo correre di qui a una casa di correzione... In questi ultimi tempi è avvenuto un gran rincaro ne’ viveri... Ho con me mia suocera, la madre di mia moglie, e tanti figliuoli... Il primogenito dà veramente grandi speranze; è un ragazzo intelligentissimo; ma mi mancano affatto i mezzi per la sua educazione...

Il medico comparve quasi subito. Dopo d’aver chiesto da quanto tempo era avvenuta la disgrazia, afferrò il maggiore Kovalev pel mento, e col pollice gli percosse il punto ove già trovavasi il naso. Così il maggiore fu costretto a dar della testa all’indietro tanto forte che battè l’occipite alla parete. Il medico disse che non era niente; e allontanatosi dal muro, gli ordinò di piegar la testa prima a destra e tastandogli il posto del naso, fece: Oè! poi gli ordinò di piegarla a sinistra, tastò e rifece: Oè! Per concludere, lo percosse di nuovo, sì che Kovalev ritrasse la testa, come un cavallo cui si osservino i denti. Fatta quella prova, il medico tentennò il capo, e disse:

— No; è impossibile. Preferisca di restare così, perchè sarebbe peggio. Certo, lo si può attaccare; posso attaccarglielo or ora, sicuro; ma le assicuro che sarà peggio per lei.

— Stupendo! E come posso rimaner senza naso? — disse Kovalev. — Non può esser peggio di adesso, senza contar che solo il diavolo sa che cosa sia. Dove comparire con una testa così grottesca? Io ho bellissime relazioni; e oggi stesso, di sera, debbo recarmi in due case; son conosciuto da molta gente; per esempio dalla moglie del consigliere di Stato Cekhtareva, dalla signora Podtocina, moglie d’un ufficiale superiore, sebbene dopo il procedere attuale io non avrò più niente a spartire con lei, se non