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30 GOGOL

nell’acqua, e allora, davvero non ebbe a che farsi quaggiù...

— E la strega? — interruppe ansante Anna, fissando il giovine cogli occhi pieni di lacrime.

— La strega? Narrano le vecchie che d’allora tutte le annegate escono dallo stagno nelle notti chiare e vengono nel giardnio del sotnik a riscaldarsi ai raggi della luna.

E la fanciulla guida la ridda. Una notte, lei scorse la matrigna, vicina allo stagno; le si avventò e la trascinò, gridando, nell’acqua. Ma la strega non si diè per vinta; si trasformò sott’acqua in una delle annegate e potette scampare così dalle sferzate di canne verdi, con le quali le annegate volevan farle la festa. Le vecchie ne raccontan tante! Narrano, per esempio, che la fanciulla raccoglie ogni notte le annegate, le scruta, le fisa una per una in viso cercando di scoprir quella che nasconde la strega. Ma fino ad ora i suoi sforzi sono vani; e lei s’incontra in persona viva, la costringe ad aiutarla nelle ricerche, minacciandola, se si neghi, di annegarla a sua posta. Ecco, Anna mia, quel che narrano i vecchi. Il padrone di ora, intende trasformar quella casa in una distilleria, anzi ha già mandato un distillatore... ma, sento voci: sono i nostri che tornano dal ballo. Addio, Halia! Dormi in pace, e non pensare a queste frottole di balie e nonne.

Così dicendo l’abbracciò forte forte, la baciò, e via.

— Addio, Levko, — rispose Anna, senza staccare gli occhi trasognati dalla foresta scura.

L’enorme luna infocata sorgeva in quel momento sull’orizzonte, maestosa; era mezza tuttavia sottoterra, e già il mondo intero era inondato di luce serena. Lo stagno sprizzò scintille; l’ombra degli alberi si disegnò sulla verdura cupa.

— Addio, Anna! — e la parola che le suonò alle spalle fu accompagnata da un bacio.

— Eccolo che torna! — disse lei, volgendosi; ma, vedendosi d’inanzi uno sconosciuto, si trasse indietro.

— Addio, Anna! — suonò ancora la parola, e ancora qualcuno le scoccò un bacio sulla guancia.

— Or ve’ se il diavolo non me ne manda un altro! — disse sdegnata.

— Addio, cara Anna! — e i baci le piovevan su di ogni parte.

— Ma qui ce ne è proprio uno stuolo! — esclamò Anna sbuffando alla brigata dei giovani che l’abbraccia-