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92 GOGOL

in dono o conquistati in guerra. Al di su, ancora, sono sospesi ricchi moschetti, sciabole, archibugi, lance, armi prese, di buona o mala voglia, a’ turchi, a’ tatari, ai liakhi; e perciò quasi tutte un po’ scheggiate: serbandole, il pan Danilo, come dinanzi a iscrizioni, ricorda le sue gesta. Lungo le pareti, giù, corron panche di quercia brunita; là vicino, dinanzi alla stufa, è la cuna sospesa a corde che scorrono girando in un anello fisso al soffitto. In tutta la stanza l’impiantito, nitido, è spalmato, quasi incerato d’argilla. Sulle panche si coricano il pan Danilo e la moglie; sulla stufa riposa la vecchia serva; nella cuna gioca o dorme il bambino, al suono d’una cantilena; sul pavimento dormono i giovinotti. Ma un cosacco preferisce dormire sulla nuda terra, a cielo aperto; non ha bisogno di letto di piume o di cuscino; si mette sotto il capo un po’ di paglia fresca e si stende a bell’agio sull’erba. Gli è grato, quando si desta nel ritmo della notte, mirare il cielo profondo disseminato di stelle e abbrividire alla frescura notturna, che ristora le membra; egli accende la pipa e si stringe addosso ancor meglio la calda pelliccia.

Burulebas non si svegliò di buon’ora la dimane della festa; e, levatosi, si sedette in capo alla panca, e si mise ad arrotare una nuova sciabola turca, che aveva barattata con altra merce, mentre la pania Caterina prendeva a ricamare in oro un fazzoletto di seta.

D’improvviso entrò il padre di Caterina, adirato, accigliato, con una pipa straniera fra i denti: andò verso la figlia e le chiese duramente perchè fosse tornata a casa tanto tardi.

— In quanto a questo, suocero mio, devi interrogare me, non lei. Non è la donna, ma l’uomo responsabile. Da noi, la cosa va così; non te ne crucciare, — disse Danilo, senza interrompere l’affilatura. — Se in certi paesi del settentrione la cosa è diversa... non so.

Il volto del suocero divenne di bragia dalla rabbia; gli occhi gli luccicarono stranamente.

— Chi dunque, se non il padre, deve occuparsi della figlia? — borbottò fra sé. — Allora, domando a te: dove sei andato scorazzando sino a mezzanotte?

Ah! si tratta di questo, caro suocero? Bene; devo dirti in tal caso che già da un bel pezzo io non son fra coloro che le vecchie fasciano. Io so tenermi a cavallo; so anche maneggiare una sciabola tagliente è so pure qual-