Pagina:Gogol - Taras Bul'ba, traduzione di Nicola Festa, Mondadori, Milano, 1932.djvu/139

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TARAS BUL'BA

cavalleria cosacca! Non sarà piú dato a lui di rivedere né Saporog, né le sue fattorie paterne, né la chiesa di Dio. E l’Ucraina pure non rivedrà il piú prode dei figli suoi che s’erano impegnati a difenderla. Strapperà il vecchio Taras una grigia ciocca di capelli dal suo ciuffo e maledirà il giorno e l’ora in cui procreò per obbrobrio un tal figlio.


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