Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/108

Da Wikisource.

8i dar maggiore enfasi airaggettivo, si mette dopo il nome; il cbe avviene allor che la qualità più che la sostanza ci occupa il pensiero. Per tal riguardo, si potrebbe dire nello ottavo esempio erba minutissima. Non niego che le più volte chi scrive si lasci guidare dal semplice suono delle parole; ma questo dipende dalKaver fatto buona pratica de* gii aatori; e in molte circostanze V armonia sarà la sola ca- gione della posizione dell’aggettivo rispetto al nome. I • Li medici con grandissimi argomenti e con pre^ sii aiutandolo^ appena il poterono guarire. B. Da cotanti e così fatti soffiamenti^ da così atroci denti, da* così aguii^ sono sospinto , molestato, e infino nel i^iw trafitto. B. II frapporre così il nome tra 1’ uno e V altro agget- tivo, come in questi eseropj, in luogo di con grandissi’- m e con presili da così atroci e acuti denti, è vaga maniera usata dal Boccaccio, aiutante la varietà; ma guardati dallo affettare imitazione col troppo. DEL VARIO VALORE DEGLI AGGETTIVI Mi rimane ora a fare alcun motto del valore degli aggettivi, che varia secondo la desinenza loro; e vi sareb- be forse più da dire che non sarà possibile a me , il qua- le (i), proprio in quello che son per mettere il capito- ci) Altri Torrebhe forse eh* io qui dicessi al quale » in virtù di quel rìtn ricordato che siegue; ma, lettore, quando ti «Tvieni in costruzioni che ti riescano o strane o difettose, non mi voler condannare» che non abbi letta tutta la nostra operaj avvegna che spesso io faccia uso di queste credute stra- Taginze per rimetterle, quanto é in me, nel campo della lingua^ onde sono state espulse per non esser concetta lor giustezza. A luogo proprio do poi ragione di cotali costruzioni derianti dalle ordinarie» e pruoTO esser rette ; come proverò che qui si può lasciare quello i7 quale tutto solo, e mettere «a dativo dopo. i