Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/84

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5? Nel primo caso il nome cane porta V articolo, perchè ] due animali cane e pecora sono posti io confronto; ma nel secondo questo medesimo nome cane diventa secondario, e tatta l'importanza della proposizione è conferita alla voce motto. Gli ultimi, nuMo e uillania^ sono adoperati per qua- lificanti del precedente nome motto ; onde tengono luogo d'aggettivi 9 e son per ciò senza articolo. I. Nulla cosa sta pia in donna bene che cortesìa. B. 3. Amore mi costringe a così fare. B. 3. Io ho inteso da uomo degno di fede che in mughone si trova una pie-^ tra eoe B. 4* ^ ^^ Maso rispose che nel mognone se ne soleiwi troi^are. B. Bispetto al terzo e quarto esempio dice il Buonmattei che, „ quell’autore accortissimo, omettendo Tarticolo, lo fa per descriver la semplicità di Calandrino, il quale, come di grossa pasta, si lasciava non solo uscir i nomi di mente, ma scambiava i modi del dire; dove Maso che gli dava a cre- der si bella cantafavola, non dice in Mugnone ma nel Mu^ ffione j|, • Ingegnosa soluzion filosofica ! L* Autore disse in Mugnone e nel Mugnone perchè si può far uso dei due modi parimente, come si dice in P09 tnelPoj in Arno e nelVAmo^per mare e per lo mare^ in Rancia^ di Francia^ e nella Francia^ della Francia^ con <{Qesta sola differenza che , facendo uso dell* articolo , il Wgo è più determinato e circoscritto. Nel primo e secondo esempio amore e cortesia equivalgono ad atto cortese e passione amorosa^ voglio dire che quei nomi non sono presi nd loro più largo significato e generico; ma ben si potrebbe <iire, L amore mi costringe a così fare; Nulla posa sta più ^ donna bene che la cortesia; per lo qual modo si ver