Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/330

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1930: (miscellanea) 323 zione delle tendenze di destra. In Italia questa funzione non fu svolta dalla guerra (giolittismo), ma avvenne posteriormente in modo ben più catastrofico e con fenomeni di tradimento in massa e di diserzione quali non si erano visti in nessun altro paese. § (45). Passato e presente. La debolezza teorica, la nessuna stratificazione e continuità storica della tendenza di sinistra, sono state una delle cause della catastrofe. Per indicare il livello culturale si può citare il fatto di Abbo al Congresso di Livorno: quando manca un’attività culturale del partito, i singoli si fanno la cultura come possono e aiutando il vago del concetto di sovversivo, avviene appunto che un Abbo impari a memoria le scempiaggini di un individualista §(46). Passato e presente. Il concetto prettamente italiano di « sovversivo » può essere spiegato cosi : una posizione negativa e non positiva di classer il «popolo» sente che ha dei nemici e li individua solo empiricamente nei cosi detti signori (nel concetto di «signore» c’è molto della vecchia avversione della campagna per la città, e il vestito è un elemento fondamentale di distinzione: c’è anche l’avversione contro la burocrazia, in cui si vede unicamente lo Stato: il contadino - anche il medio proprietario - odia il « funzionario» non lo Stato, che non capisce, e per lui è questo il « signore » anche se economicamente il contadino gli è superiore, onde l’apparente contraddizione per cui per il contadino il signore è spesso un «morto di fame»). | Questo 25 bis odio «generico» è ancora di tipo «semifeudale», non moderno, e non può essere portato come documento di coscienza di classe: ne è appena il primo barlume, è solo, appunto, la posizione negativa e polemica elementare: non solo non si ha coscienza esatta della propria personalità storica, ma non si ha neanche coscienza della personalità storica «