Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/831

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ERNO 28 (ili) e non si esaltino a ogni sciocchezza. Pessimismo dell’intelligenza, ottimismo della volontà8. Cfr Quaderno i (xvi), pp. ^6 bis ■ 57. §(12). Guglielmo Ferrerò. Ricordare gli spropositi contenuti nelle prime edizioni di alcuni suoi libri di storia: per esempio una misura itineraria persiana creduta una regina, di cui,si scrive la biografia romanzata ecc. \ (Come sarebbe se tra mille anni, in un’epoca di puritanesimo, si scoprisse un’insegna da villaggio con su «Regia Gabella» e l’immagine di ragazza con la pipa in bocca diventasse una «Regina Gabella» ricettacolo di tutti i vizi). Del resto il Ferrerò non ha cambiato: nella sua Fine delle avventure che è del 1930, mi pare, si crede possibile tornare alla « guerra dei merletti » e si esalta l’arte militare dei cicisbei \ Cfr Quaderno 1 (xvi), p. 57. § ( 13 ). Luigi Valli. Luigi Valli e la sua interpretazione «cospiratoria» e massonica del dolce stil nuovo (con i precedenti di D. G. Rossetti e del Pascoli) è da porre in una determinata serie del Lorianismo1. Invece Giulio Salvado- ri che nei Promessi Sposi scopre il dramma di Enrichetta Blondel (Lucia) oppressa dal Condorcet, Donna Giulia e il Manzoni stesso (Don Rodrigo, l’Innominato ecc.) è [forse] piuttosto da considerare come un «seguace» inconscio delle teorie di Freud, fenomeno curioso a sua volta per tanti aspetti. (Di Giulio Salvadori e della sua interpretazione cfr un articolo in «Arte e vita» del giugno 1920 e il libro postumo Enrichetta Manzoni-Blondel e il Natale del 33, Tre- ves, 1929) \ Cfr Quaderno 1 (xvi), p. 68. « § (14). Loria e Valtime tria. A proposito delle teorie «altimetriche» del Loria si potrebbe ricordare, per ridere, che, secondo Aristotele, «le acropoli sono opportune pei