Pagina:Hymnus in Romam.djvu/95

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INNO A ROMA


svanì lasciando gli edifici soli,
già balenanti, già meditabondi
tra sè e sè, del crollo ultimo, e Roma,
Roma, sotto il suo sole almo, deserta.


IL GRANDE SEPOLCRO


     E fu silenzio dentro le muraglie
sacre, e il pomerio grande ora cingeva
grande un sepolcro. E il sole che la vide
tacita, a poco a poco calò, lento
sfiorando con un alito di luce
le cupole e i lunghissimi obelischi;
e poi nel trarre fuori il dì, tentando
invano di svegliarla dal gran sonno,
stupiva di vederla altra e la stessa.

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