Pagina:I promessi sposi (1825) I.djvu/143

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“Oh questa è grossa!” disse il conte Attilio. “Mi perdoni, padre, ma la è grossa. Si vede che ella non conosce il mondo.”

“Egli?” disse don Rodrigo. “Ah! ah! lo conosce, cugino, quanto voi: non è vero, padre? Dica, dica se non ha fatta la sua carovana?”

Invece di rispondere a questa benevola interpellazione, il padre disse una parolina in segreto a se medesimo: — queste vengono a te; ma ricordati, frate, che non sei qui per te, e tutto ciò che tocca te solo, non entra nel conto. —

“Sarà,” disse il cugino: “ma il padre .... come si chiama il padre?”

“Padre Cristoforo” rispose più d’uno.

“Ma, padre Cristoforo, padron mio colendissimo, con queste sue massime, ella vorrebbe mandare il mondo sossopra. Senza sfide! Senza bastonate! Addio il punto d’onore: impunità per tutti i mascalzoni. Per buona sorte che il supposto è impossibile.”

“Alto, dottore,” scappò su don Rodrigo, che voleva sempre più divertire la disputa dai due primi contendenti, “alto, a voi, che per dar ragione a tutti siete un uomo. Vediamo un po’ come farete per dar ragione in questo al padre Cristoforo.”