Pagina:Il Bardo della Selva Nera.djvu/87

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canto quinto. 75

Bello il vederle ai porti, alle bastite
     Girar tra spade e bronzi, e con le pure
     Man le seste, gli squadri, e le matite
     300Oprar tranquille in mezzo alle paure.
     Bello il veder le vie coperte e trite
     Di guerrieri e di sofi: e le secure
     Canopie genti intanto dappertutto
     Raccor dell’armi e della pace il frutto.
305Securo punge il suo cammel, nè teme
     Dall’Arabo ladrone onta e rapina
     Il vïator: libera il dorso preme
     L’Indica merce all’Eritrea marina.
     Di BONAPARTE è l’occhio ovunque è speme
     310Dell’utile, o del meglio: in sua divina
     Mente ei lo volge ad ogn’istante, e il piede
     Move rapido e franco ove lo vede.
Tutto discorre il Delta, ed ogni passo
     È un beneficio. Intento a ciò che giova,
     315Ode, osserva, provvede, nè mai lasso
     O nascendo o morendo il Sol lo trova.
     E se talvolta di vigor già casso,
     Lo spirto no, ma chiede il corpo nuova
     Di forze emenda, di veder ti pensa
     320Giove in riposo all’Etïopia mensa.