Pagina:Il Brasile e gli Italiani.djvu/7

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Questo libro ha una ragione d’essere e uno scopo ben determinati. La ragione è che il Brasile e l’opera degli italiani che vi si stabilirono sono quasi completamente ignorati in Italia. Lo scopo è di far conoscere molte cose che meritano di essere conosciute; di dare un’idea generale e sintetica, ma chiara e precisa, di questo grande paese, della sua organizzazione politico-economica, dei progressi fatti in breve tempo; e insieme di mettere iti luce l’opera degli italiani e il risultato del loro lavoro. È naturale che un libro come questo sia fatto da un giornale italiano di S. Paulo. La stampa coloniale non ha solo il compito di tener vivi nei connazionali, con la lingua, i ricordi e i pensieri della patria; di essere l’organo di difesa della collettività, la voce che ne esprime i bisogni: ha anche quello, del pari importante, di far capire alla madre-patria L’ambiente ove l’energia italiana si svolge in opere civili; di far vedere come queste opere sono importanti, belle ed apprezzate; di tener desta — simpaticamente desta — l’attenzione degli italiani della penisola sugli italiani del Brasile. Deve essere, insomma, lo strumento di uno scambio incessante di informazioni e di idee, il filo che lega ogni giorno, a traverso l’Oceano, i cuori e le menti. Ma se la prima parte di questo compito c facile per il patriottismo degli italiani che all’estero si sentono più che mai legati alta diletta terra natale, e ne vantano con alto e fiero e onesto orgoglio le glorie e i progressi; non così è semplice e piana l’altra. Poi che per questa manca la cooperazione del pubblico italiano — anche di quel pubblico che per posizione politica, industriale, commerciale, dovrebbe interessarsi con amore di tutti i problemi della vita dette nostre colonie. In Italia — noi lo diciamo senza reticenze — vi è sempre stata e vi è tuttora una irragionevole, ingiusta e dannosa indifferenza, c quasi vorremmo dire un’ostilità, per tutto ciò che riguarda il Brasile. Nei libri, anche in quelli che servono per le scuole, si leggono errori madornali, giudizi spesso eccessivi, spesso infondati; informazioni attinte a pubblicazioni di mezzo secolo addietro: nei giornali non si trovano — mai — un cenno esatto, una notizia chiara e serena.