Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/51

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rina e le gran cacce nei parchi, e le Muse del Tasso e del Guarini che danno a tutto questo una certa idealità poetica; son cose ben atte a esercitare un vivo prestigio. sulla immaginativa. Direbbesi, che se quel periodo di pace, non mai dopo Castel Cambrese per trent’anni interrotta, invitava tutta l’Italia a sollazzare* e a godere, o per dir meglio, a sopire e dissimulare il sentimento de’ suoi mali fra i pomposi spettacoli e l’ebbrezza de’godimenti; Ferrara con la sua corte s’abbandonava a questi con di più quell’ardore, eh’è proprio di chi presenta la vicina catastrofe, e vuol finire, come la fiaccola, in un guizzo di vita più luminoso.1 Ma sotto quello splendore e quella sfarzosa magnificenza quanto mal governo, e quanta miseria! Le 1 È noto come dopo la morte d’Alfonso II, per difetto dì successione legittima, Ferrara fu devoluta alla Chiesa, e la linea bastarda degli Estensi passò a Modena.