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IL ROCCOLO

Femmi del Medoaco in sulla sponda,
Là dove nacque il suo novello amore.
Qui diemmi sede, e del bel suol, che inonda
Il cheto rio, mi fe’ nume e tutore;
E sì Bacchilion nel greco idioma,
Cioè, Figlio di Bacco egli mi noma.
     Ma tanto il volto di mia Madre impresso
Porta nel cor, tanto la onora ed ama,
Ch’egli al Castel, ch’edificonne appresso
Lascia col di lei nome eterna fama;
E un altro pur dal nuvoletto istesso,
Ch’adombrollo, non lungi egli ne chiama,
De’ nomi il volgo corrottore, io credo,
Caldogno indi gli disse, e Novoledo
     Qui dunque, amici, è il tempo
D’offrire al di lui nume
I rari doni suoi.
Qui non vi sia tra voi
Chi ricusi di bere
Ben colmo il suo bicchiere.
Io farò il primo;
Ma non vi stimo
Un pelo, un fiocco, un bagattino, un’oncia,
Se di questa bigoncia
Non vi spicciate; ell’è
Piena di buon Tordello.1

  1. Vino Tordello si fa in varie contrade del Vicentino: ma quelle che si ha dal Villaggio di Grumolo è il più perfetto.